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Il pasto nudo

Jean Lafitte e il Caffè Brulotto Diabolico

 

 

Notizia del mese di Febbraio 2006


di Romano Rizzo

Nato francese nel 1780, morto corsaro nel 1821, Jean Lafitte è l’ultimo dei grandi pirati.
>Fu dandy, corsaro ed anarchico.

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Come tutti i filibustieri amava mangiare e bere, come dandy amava farlo bene, aveva “il palato fine per le cose migliori della vita”, disse di lui il presidente Jackson. In particolare andava pazzo per il Caffè Brulotto Diabolico: 20 cl di caffè nero, la buccia di un’arancia e di un limone, tre zollette di zucchero, sei chiodi di garofano, un bastoncino di cannella, 2 cl di cognac e di cointreau. Mescolato tutto su fiamma viva e aggiungendo solo alla fine il caffè. Di Lafitte ricordiamo anche una strana leggenda che lo accompagnò dopo la morte e per tutto il XIX° secolo: pare infatti che fedele al proprio spirito libertino finanziò, alla fine dei suoi giorni, la prima edizione de Il Manifesto del Partito Comunista di Karl Marx. La voglia di libertà dei pirati sembrerebbe così essersi trasformata infine in utopia rivoluzionaria: il testimone è passato di mano.




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