Maggio
Sentire la scultura -
Grandi opere dello scultore Giò Pomodoro
AUDITORIUM - Fino al 23/05/2004
Sentire la scultura, mostra dedicata a Giò Pomodoro, curata
da Claudia Terenzi, Emilio Mazza e Luigi Pellegrini, e realizzata da Musica per
Roma in collaborazione con l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
L'esposizione analizza il rapporto scultura e musica nelle
opere del grande artista pesarese, che equiparava l'analisi del vuoto nella
scultura a quella del silenzio nella musica. Il percorso si articola in due
sezioni: le grandi sculture, accompagnate dalle fotografie di Gianni Berengo
Gardin e la realizzazione scenografica per il Flauto Magico che rientra nel
contesto dei Luoghi scolpiti e del ciclo di Hermes.
Dodici sculture di grandi dimensioni, come la Grande
Ghibellina, il Liberatore Nero e il Sole Deposto, legate ai cicli delle
Superfici in tensione e dei Soli, sono esposte nell'area antistante la Cavea e
nel foyer dell'Auditorium.
Orario: 10-20 Ingresso gratuito
Dal 9 aprile al 23 maggio (sculture)
Dal 9 aprile al 27 giugno (Il Flauto Magico).
Mediterraneo. Fotografie di viaggio 1850 - 1910
MUSEO DI ROMA - Fino al 06/06/2004
Il Museo di Roma presenta 85 antiche fotografie della
seconda metà dell’Ottocento eseguite da alcuni tra i più grandi maestri
dell’epoca, quali James Anderson, Robert Macpherson, Giorgio Sommer ed i
Fratelli Alinari, sul tema del viaggio. Le fotografie, tutte originali stampe
all’albumina e carte salate, provengono dalla Fondazione Italiana per la
Fotografia di Torino e dall’ Archivio Fotografico Comunale di Roma.
Il visitatore della mostra, spogliate le vesti del turista
moderno, potrà calarsi in quelle del viaggiatore di fine Ottocento che, ormai
abbandonati taccuino e matite del Grand Tour settecentesco, si avvale del nuovo
mezzo di rappresentazione che permette di rilevare ogni dettaglio con estrema
precisione. Dalla Francia all’Italia, Spagna, Grecia, Turchia, fino all’Africa
settentrionale si avrà la possibilità di intraprendere un viaggio coinvolgente
e suggestivo alla scoperta di situazioni geografiche, archeologiche, di vita
quotidiana ormai perdute o fortemente mutate: dalle vedute di Venezia, alcune
anche colorate, alle rovine di Pompei, ai paesaggi della Grecia e del Bosforo,
all’Alhambra di Granada ed alle riprese eseguite in Tunisia da Ludovico
Tuminello durante la spedizione organizzata dal marchese Orazio Antinori.
Viaggiare, nel secolo XIX, significava varcare i confini del mondo conosciuto
alla ricerca dell’inesplorato e dello straordinario e quale mezzo migliore
della fotografia per raccontare, documentare, dare forma e visibilità ai
ricordi, permettendo a chiunque di viaggiare “a piè fermo”? info: 06 67108457
Il Déco in Italia
Chiostro del Bramante - Fino al 13/06/2004
Dipinti, sculture, progetti architettonici, arti applicate
dal 1918 al 1939.
La mostra presenta una selezione di dipinti, sculture,
progetti architettonici, arti applicate (mobili, ceramiche, vetri,
illustrazioni, manifesti, decorazioni, argenti, gioielli ecc.) che fanno il
punto su questo stile internazionale che, dopo il grande aggiornamento avvenuto
con il Liberty, proiettò l’Italia nel cuore del dibattito estetico europeo e
modernista.
Iniziando con l’esaminare gli antecedenti italiani che
contribuirono alla formazione di questo stile negli anni Dieci del Novecento,
la mostra esplora attraverso i capolavori di quel gusto la profonda e
originalissima partecipazione dell’Italia alla formazione ed espressione di un
dibattito internazionale che assunse negli anni Sessanta, dalla contrazione del
titolo della grande mostra di Arti Decorative di Parigi del 1925, il nome di
Art Decó.
Questa è la prima mostra generale su tale tema, che è di
grandissimo interesse e attualità. Appare infatti giunto il momento, dopo la
enorme e notevolissima messe di studi che si sono prodotti sull’argomento, di
proporre a un grande pubblico il clima artistico di un periodo, quello tra le
due guerre mondiali, ormai storicizzato e decantato dagli entusiasmi del
“revival” di cui è stato da tempo oggetto.
Villa Borghese. I principi, le arti, la città dal 700
all'800
Villa Poniatowski - Fino al 16/05/2004
La mostra ripercorre la storia della Villa e dei suoi
principi in un periodo storico particolarmente travagliato, grazie all'esposizione
di circa 150 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private.
La committenza di personaggi come Marcantonio IV Borghese
(1730-1800) e dei suoi figli Camillo (1775-1832) e Francesco (1776-1839), ha
prodotto nella Villa di famiglia trasformazioni, ampliamenti ed arricchimenti
senza pari, ai quali fa però da contrappunto la clamorosa "svendita"
di sculture antiche imposta da Napoleone Bonaparte per dar vita al futuro Museo
del Louvre.
Il percorso espositivo si articola nelle seguenti sezioni:
1. I principi Borghese e le loro consort;
2. La Repubblica Giacobina ed il ruolo dei Borghese;
3. Le trasformazioni di Villa Borghese;
4. La decorazione del Casino nobile (Galleria Borghese);
5. Il Museo di Gabii.
La ricostruzione è resa attraverso l'esposizione di opere di
grande importanza quali le sculture antiche, già parte del Museo di Gabii,
provenienti dal Louvre, di ben 21 disegni di Antonio Asprucci per la
decorazione del Casino nobile dal Getty Research Institute di Los Angeles e di
numerosi dipinti ed oggetti, in gran parte inediti, di proprietà di esponenti
della famiglia Borghese. Informazioni:
06 32111617.
Paul Klee
Vittoriano - Fino al 27/06/2004
II Complesso del Vittoriano ospita una significativa
retrospettiva di circa 200 opere dedicata all'intero percorso artistico di Paul
Klee (1879 - 1940): un mondo di forme primordiali, arcaiche, sospese tra regno
minerale, vegetale, animale, spazi cosmici e universi stellari, dove raffinati
giochi cromatici costruiscono trame sottili come le nervature di una foglia,
calde vibrazioni luminose danno vita a paesaggi incantati di coralli, diamanti,
meteore e cristalli, segni simili a geroglifici della mente fanno volare magici
pesci blu cobalto o nuotare verdi uccelli di fosforo.
D'origine svizzera, il giovane Klee esita per qualche tempo
tra il violino e la pittura. Nel 1898 si trasferisce a Monaco dove segue le
lezioni di Franz von Stuck assimilando i principi artistici dello Jugendstil.
Terminati gli studi, visita l'Italia e approfondisce la propria formazione
dedicandosi alla musica, alla lettura dei classici, alla grafica.
Ammira l'opera di Blake, Klimt, Goya, nel 1908 Klee conosce
le creazioni di Van Gogh, Cézanne (il "maestro per eccellenza"),
Matisse. Entra in rapporto con il gruppo del Blaue Reiter conoscendo nel 1911
Vasilij Kandinskij, August Macke, Franz Marc con i quali espone l'anno
successivo alla seconda mostra berlinese. Nel 1912 è a Parigi dove vede le
opere di Picasso e Braque; conosce Robert Delaunay di cui traduce il saggio
Sulla luce e ne apprezza il senso orfico del cubismo. Fondamentale, nel 1914,
il viaggio in Tunisia insieme a due amici pittori, Auguste Macke e Louis
Moillet. Per informazioni: 06 6780664.
L'arte nata dall'arte
Maghi Spani
Maghi è letteralmente cresciuta tra odori di oli e
trementine, tra tele e cavalletti, tra disegni e schizzi, figlia e nipote di
apprezzate pittrici.
La costante presenza di due artiste in famiglia non poteva
non incidere profondamente nella sua formazione culturale e nei suoi stessi
studi indirizzati verso l'arte.
Questa mostra di prossima inaugurazione Maghi Spani si
identifica in una sua frase "in un quadro tutti i quadri". Proprio
così. Perché adesso l'artista vede durante la fase di realizzazione di una tela
in un angolo di questo, o in un particolare, il richiamo e il messaggio di un
quadro successivo. E mentre lavora al completamento di un'opera studia e
perfeziona il particolare che farà emergere la tela successiva. Una matrice
complessa che, in una sorta di libera artistica associazione, è generatrice di
messaggi che producono sempre nuovi messaggi più vivi e intensi. Come i colori
che Maghi usa con straordinaria semplicità. Una sintesi del suo codice è nel
termine libertà: libertà espressiva, libertà del colore, libertà di amare,
libertà di essere libera. Più che un sogno una grande speranza e Maghi lo è.
L’inaugurazione della mostra è il 13 Maggio dalle 18 in poi.
Via Reno, 30 ang via Chiana
Fino al 22 maggio dalle 10 alle 19 escluso domenica
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