In occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, il sindaco Walter Veltroni ha annunciato che sarà Villa Torlonia, più precisamente l'area antistante la Casa delle Civette, il luogo dove sorgerà il museo romano della Shoah.

Un luogo "simbolico" secondo il primo cittadino, mentre "emblematico" è stata la definizione datagli dal presidente della comunità ebraica romana Leone Paserman: Villa Torlonia fu infatti anche residenza di Benito Mussolini e nelle vicinanze si trova un'importante catacomba ebraica.

''Non racchiudera' solo la Shoah degli ebrei - ha sottolineato Riccardo Pacifici, portavoce della comunita' ebraica romana - ma di tutta la citta', dalla Marcia su Roma alle Fosse Ardeatine. Dovra' raccontare che anche altre etnie, come i Rom, sono state portate nei campi e sterminati. Cercheremo di raccontare la memoria collettiva''.

Ed è quello che precisamente auspichiamo: che non ci si dimentichi non solo degli ebrei, ma di nessuna, proprio nessuna delle vittime dei lager nazisti. Dai polacchi ai russi (che nella seconda guerra mondiale hanno pagato il prezzo più alto con 20 milioni di morti), dagli zingari agli stessi tedeschi che ebbero il coraggio di opporsi al regime hitleriano e, per questo, finirono anch'essi relegati nei campi di sterminio.