L'idea è nata in Svizzera, nel 1987, e il tutto è partito
con 2 macchine che servivano 30 utenti. Ora i fruitori del servizio, nella sola
Confederazione elvetica, ammontano a circa 44.000, sono sparsi in circa 300
città, e possono usufruire di 1.700 veicoli,
Ma di cosa stiamo parlando? Del "car-sharing", un
termine che a molti non dirà granché, ma che comunque possiamo riassumere nel
seguente concetto: l'auto non va posseduta ma solo utilizzata. E come? Ve lo
spieghiamo.
I Municipi, tramite finanziamenti statali, metteranno a
disposizione di tutti gli interessati delle auto parcheggiate in punti
strategici. Chi vorrà servirsene dovrà semplicemente prenotare l'automezzo. Per
quanto riguarda il costo, questo si comporrà di due parti: la prima consisterà
in un abbonamento fisso annuale; la seconda dipenderà dai chilometri percorsi e
dal tempo in cui si avrà a disposizione l'autovettura.
All'estero, come detto, il servizio è già attivo da anni e
con ottimi risultati anche fuori dalla Svizzera. In Germania, ad esempio,
operano oltre 60 organizzazioni e nelle sole città di Berlino ed Amburgo vi
sono più di 300 veicoli a disposizione.
Nel nostro Paese è stato il Ministero dell'Ambiente a far
partire il progetto, che è già pienamente funzionante in sette città e lo sarà
entro il 2004 in altre 4, tra cui Roma. E il nostro Municipio, il III, è stato
scelto per avviare la sperimentazione, che partirà con 10 automobili, parte
delle quali saranno a trazione elettrica.
Ancora da definire le tariffe, ma è da ritenere che non si
discosteranno molto da quelle praticate nelle città dove il servizio è già
entrato in funzione: a Torino, per citare un esempio, il costo dell'abbonamento
annuale è di 179 euro.
L'obiettivo dichiarato dalle autorità municipali e comunali
è quello di raggiungere 1.500 utenti nei primi 13 mesi di attività.
Ad ogni modo, se è vero quanto si afferma, cioè che ogni
machina in "co-uso" toglierebbe dalla circolazione da 5 a 10 auto
private, questo significherebbe che nel nostro municipio (che conta 56.000
residenti) da subito dovrebbero "sparire" dalle 50 alle 100 auto. Che
riflessi concreti questo possa avere sulla diminuzione dell'inquinamento non
possiamo dirlo, ma sicuramente non possiamo non guardare con favore qualunque
iniziativa si muova in questa direzione.
Secondo i dati forniti dal Ministero dell'Ambiente, sono ben
1.200 in pochi mesi le auto tolte dalla strada nelle sette città in cui il
servizio è già attivo. Un'inversione di tendenza, quindi, in un Paese dove
circolano 32 milioni di vetture con medie da capogiro a Milano (68 per ogni 100
abitanti), a Torino (64), a Bologna, a Firenze e a Roma (62).
I veicoli, di varia tipologia, saranno disponibili 24 ore al
giorno, si potranno prenotare tramite telefono o internet e si potranno
utilizzare tramite sistemi telematici di controllo (smart card).
Il progetto, a livello nazionale, è stato sinora
finanziato dal Ministero dell'Ambiente con una prima tranche di 9 milioni e 300
mila euro, a cui dovranno seguirne altre che attingeranno dai 150 milioni di
euro previsti nel pacchetto anti-smog che è ora all'esame del Senato. |