interessanti portati a termine dall'architetto in questi
anni.
Questa appare una delle opere più significative
dell'architettura "Moderna" italiana.
Fin dal principio il moderno di Ridolfi è profondamente
separato dal razionalismo contemporaneo;
implicando quel principio organico di distorsione dello schema formale
astratto, che è caratteristica saliente dei suoi progetti migliori.
Per il momento l'architettura "Razionale"
costituisce infatti per Ridolfi solo una apertura linguistica, un andamento
della gamma espressiva dello spazio architettonico.
Urbanisticamente il palazzo delle poste rispecchia le
decisioni del regime fascista in funzione dello sviluppo dell'Urbe, che vuole
una visione di molteplici centri; esso quindi si inquadra nel piano
Mussoliniano della "Roma Moderna".
Il decentramento dei servizi tra cui i quattro uffici
postali previsti (viale Mazzini, via Taranto, via Marmorata, piazza Bologna) è
un aspetto collegato al processo di espansione a macchia d'olio della città.
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