sottostare gli
abitanti di quest'ultima via, in termini di inquinamento ambientale e acustico
e di difficoltà logistica per parcheggiare, non ci pare francamente che questo
"sfogo" sia in grado di compensare la chiusura di metà della piazza.
E la conferma che questa sia l'amara realtà ci viene
direttamente dal Presidente del III Municipio, il quale ha dichiarato senza
mezzi termini di puntare "a una sempre maggiore riduzione del traffico
privato". Che significa ciò? A noi pare di capire questo: piazza Bologna
non solo diverrà un tappo, ma addirittura un tappo tale da costringere i
cittadini a rinunciare all'uso dell'automobile.
Lodevole l'intento, certamente, ma a dir poco discutibili i
mezzi…
E le reazioni della gente sono tutt'altro che positive: si
veda per tutte la lettera che abbiamo ricevuto proprio da un abitante di via
Monaci e che abbiamo pubblicato nelle pagine interne. Non resta che sperare
che, come esplicitamente richiesto da un ordine del giorno votato dalla maggioranza
che governa il Municipio, si proceda a una seria consultazione dei cittadini e
si tenga conto delle loro più che probabili rimostranze nei confronti del
progetto in questione.
Ma, a fronte delle paventate conseguenze negative, quali
dovrebbero essere i vantaggi derivanti dall'attuazione dell'opera in questione?
Sempre a detta del Presidente del Municipio l'obiettivo è quello di far
ridivenire piazza Bologna un luogo di socializzazione, grazie alla
realizzazione di un mini parco giochi e di una postazione dei vigili urbani nel
luogo pedonalizzato.
A prescindere dalla considerazione che proprio non si
capisce che ruolo possa interpretare una postazione della polizia municipale
nel novello luogo di socializzazione, occorre ricordare che comunque l'altra metà della piazza resterà aperta al traffico
e, quindi, a un più che probabile imbottigliamento permanente. Il che, almeno a
nostro avviso, non costituisce proprio un luogo ideale per installare un parco
giochi per bambini.
Salvo imprevisti, i lavori dovrebbero cominciare a
già gennaio e terminare a giugno, mese in cui è prevista altresì
l'inaugurazione dell'opera; probabilmente nel bel mezzo di un assordante
concerto di clacson. |