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Linea
diretta con il 3° Municipio
Il
consigliere del 3° Municipio
Fabrizio Checchi risponde alle
vostre domande e riflessioni
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Bus 140: Ottimisti e Pessimisti
Beh, se non altro siete
ottimisti! Credete veramente che gli abitanti di S.Lorenzo gioiscano per una
linea che non attraversa il quartiere? Ma non è più semplice per tutti coloro
che abitano dallo scalo alla Tiburtina raggiungere a piedi la stazione ovvero
la metro? Peccato, altra occasione persa...
Cristina
Gentile lettrice,
generalmente si dice che l'ottimista è uno che non vede le
cose come stanno, mentre il pessimista ha il dono di una percezione migliore.
Dunque è il secondo che merita la qualifica di realista.
Nella vicenda in questione mi pare tuttavia che le cose non
stiano in questo modo. E' lecito ad esempio pensare che sia positivo il fatto
che molti anziani, che debbono recarsi alla stazione con bagagli, abbiano ora a
disposizione un mezzo pubblico senza essere costretti a chiamare un taxi.
Certo, il fatto che il percorso del 140 "lambisca"
soltanto il nostro quartiere anziché attraversarlo non mi lascia soddisfatto.
Ed è per questo che sto promuovendo una raccolta di firme affinché l'ATAC si
renda conto che non è concepibile che la linea in questione non attraversi il
centro del quartiere passando, almeno per un tratto, per via Tiburtina. E se
l'iniziativa avrà il successo che mi attendo, invierò le sottoscrizioni
unitamente a una mia lettera all'azienda trasporti municipale, a cui, forte del
sostegno dei cittadini, chiederò la modifica del percorso di questo autobus.
Un altro punto che porrò all'attenzione dell'ATAC riguarda
gli orari: le ultime corse devono partire ad orari più tardi, almeno fino alle
20.
La partita dunque è tutt'altro che chiusa e l'occasione
tutt'altro che persa.
Allego comunque il percorso della navetta che, ricordo sarà in funzione dal lunedì al sabato, con
frequenza media ogni venti minuti.
Sono previste le fermate presso: le Poste di Piazza Bologna,
il Centro Anziani di Villa Torlonia in Via Spallanzani, il Policlinico in Viale
Regina Margherita, l'Università "La Sapienza" in Piazzale Aldo Moro,
la A.S.L. di Via dei Frentani e la sede del Municipio in Via Goito,35.
Questi gli orari:
prima partenza 07.30 e 08.01
ultima partenza 18.47 e 18.04
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Piazza Bologna e dintorni
Egregio Dottor Checchi,
mi rivolgo a lei per segnalare una situazione che, se non
arrestata per tempo, rischia di produrre effetti a dir poco catastrofici per
gli abitanti delle zone limitrofe a piazza Bologna.
Chi le scrive vive a via Monaci, una strada assai stretta e
già prossima al limite della saturazione a causa della vicinanza dell'ufficio
postale, il che determina un transito ininterrotto di veicoli
dell'amministrazione postale stessa e degli utenti dell'ufficio (i quali,
inevitabilmente, occupano anche quantità enormi di posti auto). La situazione
attuale non è già dunque delle migliori.
Ebbene, sono venuto recentemente a sapere dell'esistenza di
un progetto del Municipio di chiudere al traffico parte della piazza suddetta.
Mi son detto: forse sto sognando… Ma si rendono conto gli "esperti"
del traffico delle conseguenze che produrrebbe una simile chiusura sulle vie
limitrofe alla piazza? Come ho già detto, siamo prossimi al soffocamento: se ci
togliete anche lo sfogo di piazza Bologna… lascio immaginare a lei…
Gradirei leggere la sua opinione, in qualità di consigliere
del III Municipio, sulla questione....
Lettera
firmata
Gentile Signore,
purtroppo quello che lei riferisce non è frutto di un suo
sogno ma corrisponde a realtà. Tale progetto esiste e l'opposizione ha già
presentato un Ordine del Giorno in Consiglio per bloccarlo, che tuttavia è
stato respinto. Ma tale iniziativa qualche effetto importante l'ha comunque
sortito: la maggioranza ha presentato a sua volta un Odg in cui ha chiesto
esplicitamente al Presidente del Municipio di creare un contatto con i
cittadini per vagliare l'opportunità e le modalità di questa iniziativa.
Credo che se tutti saranno della sua (e della mia) opinione,
è probabile che piazza Bologna non sarà chiusa al traffico, perchè ciò
comporterebbe disagi a chi circola in auto e a chi vive nelle vie limitrofe
inevitabilmente invase dalle auto che, comunque, continueranno ad attraversare
i nostri quartieri.
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Piazza dei Siculi
Carissimo Fabrizio,
ti scrivo per segnalarti ancora una volta la spiacevole
situazione che si è venuta a creare in piazza dei Siculi. Gli ospiti
dell'ostello della Caritas vengono lasciati a loro stessi per tutto il giorno,
sono costretti a rimanere "parcheggiati" sulla piazza impedendone la
fruizione agli abitanti e ai bambini che vorrebbero giocare nell'unico parco
della zona.
Non è giusto che si usi il parco come dormitorio o, peggio,
come toilette a cielo aperto. Non voglio sembrare troppo cinico o insensibile
ai problemi di chi ha bisogno ed è per questo che ti chiedo di interessare le
istituzioni per risolvere questo nostro piccolo ma importante problema. La
Caritas dovrebbe aiutare queste persone anche durante il giorno sepure, sono
convinto che quello che fanno, dare loro da mangiare, sia importantissimo. Ma
adesso siamo noi ad aver bisogno di aiuto per tornare a passare i nostri
pomeriggi sulle panchine di piazza dei Siculi.
Lettera
firmata
Sono consapevole da molto tempo che la situazione sia
diventata insostenibile e che spetti anche a noi spingere per una soluzione del
problema. Penso che si debba intervenire lungo due direttrici: per prima cosa
risolvere il problema di chi ha bisogno di aiuto e che mentre aspetta che apra
la mensa non sa cosa fare. Ma allo stesso tempo dobbiamo rendere il piccolo
giardino la nostra galleria Colonna a cielo aperto.
Propongo quindi di chiedere alle Associazioni che si
occupano di disagio di intervenire ogni giorno a piazza dei Siculi con
personale adeguato a stimolare queste persone e a fornire loro un ausilio
psicologico e pratico come panni puliti e indirizzi dove poter andare per
lavarsi o per dormire nelle notti fredde d'inverno.
Per restituire la piazza ai cittadini, invece, c'è bisogno
anche del privato che potrebbe intervenire per riqualificare l'area.
Penso ai commercianti che sono sulla piazza, per esempio,
che gioverebbero di una sua nobilitazione e che potrebbero essere disposti ad
investire per ripulire, per ripiantare le aiuole ormai distrutte o per
ricostruire l'arredamento urbano. Ma a condizione di non vedere gettati al
vento i loro denari la sera dopo. È per questo che dobbiamo prima intervenire
sul disagio e, solo dopo, potremo ri-esser fieri di abitare a piazza dei
Siculi.
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ZTL for Ever?
Gentile redazione, da qualche giorno mi sto ponendo una
domanda: vedendo il successo riscosso tra i residenti del quartiere in questi
ultimi mesi, non sarebbe opportuno prolungare a tempo "INDETERMINATO"
la zona a traffico limitato? Auspicando una soluzione di questo tipo porgo i
miei saluti.
Paolo
D.
Caro lettore,
l'ultimo numero di "Roma Città Aperta" si
è aperto proprio con la notizia che l'amministrazione capitolina ha deciso di
estenderne i giorni di operatività e l'estensione della ZTL. Ora che la fase di
sperimentazione si è conclusa e si è deciso di instaurarla a tempo
indeterminato, non si capisce la ragione che ha indotto il Comune a rinviare di
parecchi mesi l'installazione dei varchi elettronici. Sembra una cosa da poco,
ma così non è: 7 accessi significano 7 pattuglie di vigili che, non solo
vengono sottratti ai loro compiti istituzionali e tenuti all'addiaccio nelle
ore notturne, ma ai quali debbono in più essere (giustamente) pagati gli
straordinari. Insomma, uno sperpero di denaro e di personale non da poco, che
non trova a mio avviso alcuna giustificazione. Discorso analogo vale per
l'estensione della zona a traffico limitato sino a via dei Frentani: visto che
è già stata verificata la necessità di chiudere nelle ore notturne ai non
residenti anche questa zona del quartiere, perché non farlo da subito e
attendere sino a novembre? |
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