Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno
avrebbero vissuto in intimità affinchè il rito della fertilità fosse concluso.
L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.
Nel 496 d.C Papa Gelasio annullò questa festa pagana sostituendola con quella
di san Valentino vescovo, martirizzato dall'imperatore Claudio II in quanto
univa in matrimonio giovani coppie alle quali l'imperatore aveva negato il
consenso. Prima della sua esecuzione, Valentino che si era innamorato della
figlia del suo carceriere, le scrisse una ultima lettera firmandola "dal
tuo Valentino" frase che è arrivata fino ai nostri giorni. Nonostante siano passati tanti secoli, questa festa ha sempre mantenuto il
suo significato di celebrare il Vero Amore.
Le vicende riguardanti San
Valentino sono abbastanza confuse, ma intorno alla sua figura ruotano molte leggende, che hanno senz'altro uno sfondo di
verità, e che riguardano tutte episodi d'amore.
LA LEGGENDA DI SAN VALENTINO
Questa leggenda narra di un
giovane centurione romano di noma Sabino che, passeggiando per una piazza di
Terni, vide una bella ragazza di nome Serapia e se ne innamorò follemente.
Sabino chiese ai genitori di Serapia di poterla sposare ma ricevette un secco
rifiuto: Sabino era pagano mentre la famiglia di Serapia era di religione
cristiana. Per superare questo ostacolo, la bella Serapia suggerì al suo amato
di andare dal loro Vescovo Valentino per avvicinarsi alla religione della sua
famiglia e ricevere il battesimo, cosa che lui fece in nome del suo amore. Purtroppo,
proprio mentre si preparavano i festeggiamenti per il battesimo di Sabino (e
per le prossime nozze), Serapia si ammalò di tisi. Valentino fu chiamato al
capezzale della ragazza oramai moribonda. Sabino supplicò Valentino affinché
non fosse separato dalla sua amata: la vita senza di lei sarebbe stata solo una
lunga sofferenza. Valentino battezzò il giovane, ed unì i due in matrimonio e mentre levò le mani in alto per la benedizione,
un sonno beatificante avvolse quei due cuori per l'eternità.
La leggenda della rosa
riconciliante
Un giorno San
Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che
stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica
rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo
insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando
affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore.
Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione
del loro matrimonio.
La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal
vescovo di Terni il 14 di ogni mese.
Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle benedizioni, ma la data
è stata ristretta al solo mese di febbraio perché in quel giorno del 273 San Valentino morì.
RICETTA DI SAN VALENTINO
Risotto ai petali
di rosa
Fin da tempi molto
antichi la rosa simbolizza l'amore e la bellezza.
Un mito greco racconta che la dea greca Cloris inciampò in una bellissima ninfa
che era morta e decise di trasformarla in un fiore. Afrodite aggiunse a questo
fiore la bellezza, le Tre Grazie la gioia e lo charme, Dionisio il profumo
delicato mentre Zefiro con un soffio allontanò le nuvole in modo che Apollo
potesse inondarlo coi raggi di sole. Fu poi donato a Eros, il dio dell'amore,
che nominò la rosa "Regina dei fiori".
INGREDIENTI X 2 PERSONE
- 150 g di riso Carnaroli o Arborio
-
1 cucchiaio di burro
-
mezzo scalogno finemente tritato
-
70 ml di vino bianco secco
-
brodo bollente (va bene anche quello di dado)
-
4 cucchiai di petali di rose organiche o del vostro giardino
- 1 cucchiaio di burro per la mantecatura
PREPARAZIONE
Lavate bene i petali prescelti e metteteli in
ammollo per 10 minuti in una tazza d'acqua tiepida. Soffriggete nel burro lo
scalogno,aggiungete il riso e girandolo sempre, fategli bene assorbire il
burro. A questo punto alzate il fuoco e bagnate il riso prima con il vino, che
lascerete evaporare, poi con 1 mestolo di brodo bollente e poi coll'acqua di
rose ; mescolate sempre aggiungendo poco alla volta dell'altro brodo.
Trascorsi 15 minuti, dovete assaggiare il riso molto di frequente per essere
sicuri che non scuocia. Cinque minuti prima di togliere il riso dal fuoco
aggiungete i petali freschi. Ricordatevi di girarlo sempre!
Una volta cotto, toglietelo dal fuoco, conditelo con 1 cucchiaio di burro e
prima di servirlo, lasciatelo riposare per 5 minuti in modo che possa mantecare
bene.
Come avrete notato non parlo di sale in quanto non so se il brodo che avete
usato è molto salato o no. Comunque è meglio aggiungerlo e alla fine, piuttosto
che presentare un risotto troppo salato.
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