Tra le azioni future, e
cancellate, ci sarà sicuramente anche il tanto atteso abbattimento della
Tangenziale. I costi infatti sono altissimi, anche perché ci sarebbe di mezzo
il contrastato snodo viario in zona San Lorenzo, necessario per decongestionare
dal traffico la via Prenestina una volta abbattuta la Sopraelevata. Non si deve
quindi aspettare la conferma ufficiale perché, semplicemente, non ci saranno i
soldi per incominciare i lavori.
La notizia non si è ancora diffusa
tra la gente del quartiere, ma qualcuno se lo è voluto immaginare. "Sono
solo promesse", dicono spesso qui, parlando delle promesse di
riqualificazione fatte anche di recente dal sindaco di Roma, in occasione
dell'apertura delle librerie finanziate con la legge 266. Come a dire che
nessuno davvero ci ha mai creduto, tranne forse le reti sociali (centri
sociali, comitati di quartiere, associazioni) che la scorsa estate hanno dato
vita alla iniziativa sintetizzabile dal motto "Sopra e leviamola!".
Il Comune concesse allora di
chiudere lo stradone e molti cittadini poterono passeggiare assieme, con vista
sui tetti delle case e dei capannoni Atac, e musica dal vivo di sottofondo.
Anche nel brutto c'è spesso del bello, tanto che in quell'occasione a più di
qualcuno sarà venuto in mente - per un istante - che avrebbe preferito non far
abbattere la Tangenziale, bensì farla chiudere regolarmente (ogni domenica?) per
il piacere di camminarci sopra.
Quella soluzione, allora solo
intuita, rimane oggi probabilmente l'unica idea per sperare ancora in una
qualche reale utilità del "Mostro" alle necessità sociali e di
godimento del luogo in cui si vive, e non come l'ennesimo monumento alla
soffocante civiltà dell'automobile.
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